Fienili di Pescola

21 Passeggiate

Filtro tipologia

LE REGOLE DELL’ESCURSIONISTA

1.Preparate l’itinerario;

2. Scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione;

3. Scegliete equipaggiamento ed attrezzatura idonei;

4. Consultate i bollettini nivo-meterologici;

5. Partire soli è più rischioso, nel caso portate con voi un telefono cellulare;

6. Lasciate informazioni sull’itinerario e sull’orario approssimativo di rientro;

7. Non esitate ad affidarvi a un professionista;

8. Fate attenzione a indicazioni e segnaletica che troverete sul percorso;

9. Non esitate a tornare sui vostri passi;

10. In caso di incidente date l’allarme chiamando il numero 118;

11. Riportate a valle i rifiuti e rispettate la flora e la fauna.

 

CONSIGLI E RACCOMANDAZIONI AGGIUNTIVE

• Le informazioni riportate nelle schede escursioni non possono essere considerate sostitutive della presenza di una guida alpina professionista;

• La montagna è un ambiente meraviglioso ma non esente da rischi, va quindi avvicinato sempre con la massima prudenza; 

• Nelle Avvertenze delle Guide dei Monti d’Italia C.A.I./T.C.I. si legge che la classificazione delle difficoltà “rimane essenzialmente indicativa e va considerata come tale”, trattandosi di un elemento soggettivo. Questo vale anche per gli itinerari proposti nel sito;

• La classificazione delle difficoltà e i tempi di percorrenza vanno riferiti a un escursionista/alpinista di livello medio riguardo ad allenamento, esperienza, abilità, allenamento;

• Nell’intraprendere un determinato percorso si valutino bene le difficoltà, le proprie capacità e il proprio grado di allenamento;

• Prima di affrontare un itinerario (che non sia una passeggiata di breve durata) è buona norma:

1) consultare l'Arpa Fvg Meteo, collegandosi al sito http://www.osmer.fvg.it o chiamando il numero 0432 926831 Opzione ( Il bollettino, a differenza dei bollettini meteo nazionali, offre una previsione locale piuttosto affidabile).

2) assumere informazioni presso l’Ufficio Turistico, la locale sezione del C.A.I., le guide alpine, i gestori dei rifugi.

Infatti, lo stato di percorribilità di un itinerario e il suo livello di difficoltà possono andare incontro a significative variazioni anche in uno spazio di tempo assai limitato a causa di eventi naturali (frane, condizioni meteo sfavorevoli) e/o di situazioni contingenti (deterioramento dei segnavia, delle attrezzature fisse, presenza di nevai residui, ecc.);

• Il cellulare può offrire un’erronea sensazione di sicurezza, perché si deve tener presente che vi sono zone prive di copertura telefonica;

• Nel malaugurato caso d'incidente, malore, impossibilità a proseguire, contattare solo ed esclusivamente il SUEM 118

REGOLEESCURSIONISTA
Difficoltà DIFFICOLTA: T

SCALA DELLE DIFFICOLTA'

Nella scheda tecnica di ciascun itinerario sono presenti le sigle comunemente utilizzate nelle guide di montagna (T- E - EE- EEA - A). Alcuni itinerari possono avere una doppia sigla (es: T/E oppure E/EE) in quanto presentano le caratteristiche di entrambe le categorie.


T (turistico) indica itinerari quasi sempre brevi e facili che si articolano su stradine forestali e/o sentieri ben segnalati o comunque evidenti che non richiedono particolare allenamento.


E (escursionistico) indica percorsi, anche piuttosto lunghi, che si snodano su mulattiere e/o sentieri spesso sopra i 2000 metri, evidenti ma non sempre con bolli segnavia. Non hanno difficoltà di rilievo, ma talora possono presentare qualche tratto o singolo passaggio un po’ esposto o malagevole. Sono richiesti equipaggiamento adeguato, un minimo di esperienza e allenamento.


EE (per escursionisti esperti) indica itinerari generalmente a quote superiori ai 2000 metri, che si possono articolare su terreno infido e/o in zone impervie, sono caratterizzati spesso da passaggi o tratti esposti e/o attrezzati, talora su roccette con difficoltà di 1° grado. Richiedono esperienza, passo sicuro, senso dell’orientamento, buon equipaggiamento, preparazione psicofisica.


EEA (per escursionisti esperti con attrezzatura) indica percorsi attrezzati con funi metalliche, staffe, scalette. L’esposizione è quasi sempre costante. Sono obbligatori esperienza, allenamento e adeguato equipaggiamento comprendente casco e set da ferrata. Utili i guanti.

A (per alpinisti) indica itinerari di roccia che portano alle vette con basse difficoltà alpinistiche (1°/2° grado). Richiedono capacità tecniche, buona esperienza, preparazione fisica, equipaggiamento idoneo (casco, qualche cordino, sempre utile anche uno spezzone di corda di 20-30 metri)

SCALADIFFICOLTATXT

21 PASSEGGIATE

È l’ampia insellatura erbosa che divide il monteChiaine a sud dal Chiadin a nord. Mette in comunicazione i Piani del Cristo con la località Piani di Luzza, frazione di Forni Avoltri.

Passeggiata solitaria, panoramica, solare, non faticosa tranne che nella prima parte, pochissimo frequentata. Vi troverete in uno dei tanti siti ancora “puri” dell’area sappadina: pochi semplici fienili, ormai purtroppo in disuso e quasi sepolti in mezzo a grandi distese di erbe altissime, macchie di abeti e larici, splendidi panorami verso i monti di Volaia e il Cogliàns sono i tratti salienti di questo luogo davvero singolare nella sua quiete solenne.
Un consiglio : considerata l’altezza dell’erba legata all’assenza di mucche, quanti dopo la scarpinata vogliono riposarsi al sole in piena sicurezza (leggi “lontano da eventuali vipere, frequenti nella zona”) devono, una volta raggiunto l’inizio della piana del passo e un bivio, seguire a sinistra per breve tratto le indicazioni per il monte Chiadin fino ad una bella radura sulla destra, con erbetta bassa, nella quale si trova anche una graziosissima baita.

PERCORSO

Raggiunti i Piani del Cristo in auto o con l’itinerario 19 o 20 seguire una carrareccia che si diparte sul retro del rifugio omonimo e s’inoltra assai ripida nel bosco per poi uscire su più dolci e solatii declivi erbosi fin dove, all’inizio di un vasto pianoro, presso un bivio si trova un masso con indicazioni (“anello di Sappada”, “monte Chiadin”, “Piani di Luzza”). Qui prendere a destra la traccia che, restando in quota, vi guiderà in pochi minuti al passo di Pescol dove si trovano i suggestivi fienili.

Letteratura

© Tratto dalla Guida "Sappada, dai sentieri alle vette" di Giovanni Borella , edita dalla casa editrice CO.EL.

Mappe e cartine consigliate

Carta Topografica Tabacco - Foglio 01 - Scala 1:25000

Autore: © Giovanni Borella

Giovanni Borella Nato a Belluno, vi ha vissuto sino alle soglie dell'adolescenza. Si è successivamente trasferito a Padova, dove ancora risiede, frequentando la locale Università e conseguendo la laurea in Lettere Antiche che lo ha portato a esercitare l'insegnamento per qualche decennio. Escursionista prima, alpinista poi, ha compiuto numerose ascensioni sia nei più noti gruppi dolomitici sia in particolare sui monti di Sappada, che frequenta da moltissimi anni d'estate e d'inverno e dove ha anche aperto vie nuove e ripetuto altre in solitaria. Ha pubblicato tre guide: "Sui sentieri del sole" ed. Mediterranee 1995 in qualità di coautore, "Sappada, dai sentieri alle vette" editrice Co.El. 2002, "Dolomiti del Comelico" Linteditoriale 2010.   

SI RINGRAZIA IL DOTT. GIOVANNI BORELLA PER L'AUTORIZZAZIONE DEL 04/06/2020 A VISIT SAPPADA, E PER LA COLLABORAZIONE.

Fienili di PescolaSegnavia SEGNAVIA: CAI 139Lunghezza percorso LUNGHEZZA: 3.14 kmDifficoltà DIFFICOLTA: TTempo totale TEMPOTOTALE: 02:00Tempo di salita TEMPOSALITA: 1,00-1,15Tempo discesa TEMPODISCESA: 0,30-0,40Tecnica TECNICA: Impegno fisico IMPEGNOFISICO: Emozione EMOZIONE: Paesaggio PAESAGGIO: Località LOCALITA: SappadaPeriodo consigliato PERIODOCONSIGLIATO: Mag - Giu - Lug - Ago - Set - Ott - Scheda Sicurezza SICUREZZA Scheda stampabile SCHEDASTAMPABILEDownload .GPX TRACCIATODOWNLOAD